sabato 15 ottobre 2011

Super Streaming Megavideo

Ordinario e mediamente vile, Frank si accende di rabbia non tanto quando la bellissima moglie di cui è innamorato lo pianta in asso, ma quando vede per chi è stato lasciato. Lo stile di vita lascivo e condito di droga ora condotto da quella che era la sua sposa è intollerabile per lo strisciante bigottismo di Frank il quale, seguendo le orme di The Holy Avenger (un supereroe cristiano che agisce per mano di Dio la cui serie tv Frank è solito guardare), si cuce un costume comincia a distribuire violenza a piene mani.
Di supereroi ne abbiamo visti nascere di tutte le fogge, anche di uomini mediamente nerd che comicamente si convincono di potersi cucire un costume e combattere il crimine ce ne sono stati (Zebraman e Kick-ass), mai però un film di questo tipo aveva osato così tanto.
Senza dimenticare i suoi esordi orgogliosamente di serie Z, targati Troma (benchè sia una produzione di serie Super è orgogliosamente un film non per tutti), e con la ferma intenzione di disturbare il pubblico mostrandogli il peggio dell’uomo invece che coccolarlo, James Gunn gira un film gioiosamente splatter, condito di disegni animati e teste mozzate da un candido vendicatore armato di chiave inglese.
Il suo vendicatore per amore, che non si ferma di fronte all’omicidio di una persona rea di aver saltato la fila con fare arrogante ma si rifiuta di fare l’amore con la ragazzina fumettara che si offre come sua "Robin", perchè si considera ancora sposato, è una delle più forti manifestazioni di pensiero anticonvenzionale proveniente da Hollywood.
E l'idea di Gunn è tanto più forte quanto il vigilantismo da quartiere sporcato di interessi personali non è mai trattato con la voglia esplicita di condannare. Il pregio maggiore del film sta infatti nel mascherarsi da opera fumettistica come tante altre, ponendo il proprio eroe al centro del racconto senza mai condannarne le gesta ma anzi enfatizzandone il cuore e i sentimenti, come si conviene. È semmai il retrogusto amaro della scia di morti e corpi dilaniati che le sue gesta si lasciano dietro (che Gunn si premura di sottolineare) a suonare più forte dello score eroico che accompagna l'azione.

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